Diario del viaggio di nozze
27 Luglio 2009
LA PARTENZA
Partenza prevista per le 21.45 da Milano Malpensa diretti a Tokyo con la Japan Airlines.
Abbiamo trascorso tutta la mattina di quel giorno a fare e disfare le valigie;
unico intento: portarsi il meno possibile in modo da avere tanto spazio per gli acquisti previsti.
Alle 17.00, con largo anticipo, siamo partiti da Parma verso l'aeroporto di Milano Malpensa. Eravamo troppo ansiosi di partire, non potevamo più aspettare.
L'aereo è decollato in perfetto orario (come non avrebbe potuto) ed è cominciata la nostra fantastica avventura.
28 Luglio 2009
BENVENUTI A TOKYO!
Il volo è durato circa 11 ore, durante il quale abbiamo cominciato a sperimentare il cibo giapponese allendoci ad usare le bacchette. Non è così difficile mangiare con le bacchette, soprattutto se hai così tanto tempo a disposizione...
Arrivati all'aeroporto, dopo aver spostato 7 ore in avanti le lancette del nostro orologio, il primo pensiero è stato quello di accendere i cellulari sperando di poter chiamare a casa e invece, con enorme dispiacere, abbiamo scoperto che la loro tecnologia è troppo avanti per i nostri telefoni. Per fortuna, nel viaggio dall'aeroporto all'albergo, utilizzando il wi-fi di cui era dotato il nostro autobus, siamo riusciti ad avvisare via e-mail (e facebook) del nostro arrivo tutti i parenti in pensiero.
Arrivati all'albergo abbiamo trovato una fantastica sorpresa: la nostra stanza, accessoriata anche di vasca idromassaggio, offriva una vista di Tokyo da togliere il respiro.
29 Luglio 2009
IL GIARDINO DEL PALAZZO IMPERIALE E IL QUARTIERE GINZA
Il palazzo imperiale, nel quale vive l'attuale imperatore giapponese Akihito insieme alla moglie Michiko, si trova al centro di Tokyo.
Purtroppo è possibile visitare solo il bellissimo giardino. E' veramente singolare osservare il contrasto tra la pace offerta dagli alberi secolari che abitano questo splendido giardino e i grattacieli che si vedono spuntare dalle mura di cinta del palazzo.
Durante la nostra visita abbiamo avuto anche la possibilità di vedere qualche giardiniere a lavoro: armati di "forbicine" sistemavano i cespugli come fossero dei parrucchieri. In quel giardino abbiamo trovato in un distributore la bevanda che ci ha dissetati per tutta la permanenza in Giappone: la C.C. Lemon! L'etichetta diceva che una bottiglia conteneva la vitamina C di 70 limoni. Se è vero, con la C.C. Lemon che abbiamo bevuto avranno avuto bisogno della produzione di limoni per un anno di tutta la Sicilia.
Nel pomeriggio abbiamo visitato "la via Monte Napoleone" di Tokyo: Ginza. Questo quartiere è molto famoso perché si possono trovare tutti gli stilisti europei più famosi che non si accontentano di avere un grande negozio ma addirittura un intero grattacielo.
30 Luglio 2009
AKIHABARA
E' stato molto emozionante varcare l'uscita della metropolitana e trovarsi davanti al quartiere tecnologico di Tokyo! Entrambi abbiamo sognato quel momento per tutto il tempo di preparazione del viaggio. Non abbiamo mai visto niente del genere!!!
Palazzi coloratissimi che ospitavano negozi enormi di elettronica, giochi, manga!
In un intero giorno siamo riusciti a vedere solo i negozi della strada principale!
E' stato fantastico! Il paradiso terrestre per due ingegneri. Non puoi stancarti, ogni palazzo riserva delle sorprese. Siamo anche ringiovaniti rivedendo i cartoni animati che guardavamo da bambini che ricoprivano le facciate dei palazzi. Non è vero che Doraimon o Lamù sono passati di moda, lì sono attualissimi, quindi non può essere passato così tanto tempo.
All'inizio pensavamo che avremmo potuto riempire le valigie, ma guardando i prezzi ci siamo resi conti che non è un caso che tokyo sia in cima alla classifica delle città più care del mondo. Comunque ci siamo divertiti tanto lo stesso e lo raccomandiamo a chiunque voglia visitare questo paese, perché è un'esperienza unica, un'aria che solo lì si può respirare.
31 Luglio 2009
SANRIO PUROLAND - UNA GIORNATA COI BAFFI
Che spasso! Per un giorno siamo tornati bambini.
E' stato bello passare una giornata nel paese di Hello Kitty e tutti i suoi amichetti.
Ovviamente il parco non prevede assolutamente che ci possa essere né qualcuno senza bambini e neanche che non sappia parlare giapponese. Nonostante questo, ci siamo adattati immediatamente e abbiamo riso tanto ai loro spettacolini, anche se ovviamente non abbiamo capito nulla!
Abbiamo mangiato frittelle con la faccia di Hello Kitty in piatti a forma di Hello Kitty. Abbiamo visitato la casa di Hello Kitty e abbiamo anche fatto la foto con lei che poi ci ha ringraziato con un riverente inchino. Abbiamo anche vinto un Hello Kitty gigante (per un valore di 4000 yen) facendo un gioco di cui non abbiamo assolutamente capito le regole; abbiamo capito che si metteva bene perché la giapponese della bancarella ha cominciato a saltare dalla gioia e a suonare un assordante tamburello.
Ovviamente è stato necessario acquistare qualche gudget a memoria della splendida giornata.
01 Agosto 2009
UNA GITA A NIKKO
La visita a Nikko è stata l'unica gita guidata che abbiamo fatto durante il nostro viaggio. Abbiamo imparato molte cose sulla religione scintoista e buddista nelle 4 ore di pullman che abbiamo trascorso prima di arrivare in questo piccolo paese. E' considerato un gioiello dai giapponesi perché ci sono templi unici e bellissimi. E' l'unico posto del Giappone dove lo scintoismo e il buddismo si sono uniti e per questo si possono ammirare splendidi tempi in cui i simboli delle due religioni si alternano armonicamente.
In uno degli edifici che si trovano in quest'area si trova la famosa raffigurazione delle 3 scimiette che forse qualcuno di voi pensa siano un'invenzione siciliana ("non vedo, non sento, non parlo”). In realtà queste scimmie rappresentano i principi del Buddhismo tendai: “non sentire il male, non vedere il male, non parlare il male”.
La giornata prevedeva anche la visita alle cascate Kegon che purtroppo quel giorno erano ben nascoste dalla nebbia. Comunque la guida ci ha regalato delle cartoline delle cascate, così almeno in foto possiamo dire di averle viste.
02 Agosto 2009
QUARTIERE HARAJUKU E SHIBUYA
Avevamo letto sulla nostra guida che la Domenica nel quartiere Harajucu si riuniscono i ragazzi giapponesi più creativi che sono lì apposta per farsi fotografare nei loro look più originali. Purtroppo quel giorno pioveva e c'erano solo due ragazzine un po' più "strane" che ovviamente abbiamo fotografato. Per toglierci il dubbio che non sia un'invenzione della guida bisognerà tornarci prima o poi con il bel tempo.
Nel pomeriggio abbiamo visitato Shibuya, il quartiere dove si dice che i ragazzi giapponesi comprano i loro vestiti. Le strade erano coloratissime, piene di negozi americani e europei. Siamo rimasti lì tutta la sera e a cena abbiamo mangiato la pizza da un certo Pietro, che di italiano ovviamente aveva solo il nome del locale. Comunque la pizza in plastica fuori dal locale era molto bella...
03 Agosto 2009
IL GRANDE TEMPIO SENSO-JI E PARCO UENO
E quando diciamo grande, intendiamo dire veramente grande!
La strada che porta a questo famosissimo tempio buddista è pienissimo di bancarelle di tutti i tipi e potete immaginare quanto io possa aver apprezzato la cosa. Qui ho comprato i famosi sandali giapponesi (quelli che indossano con il kimono) fatti apposta su misura per il mio "piedino" di occidentale.
Terminata la visita al tempio abbiamo deciso di arrivare al parco Ueno attraversando a piedi il quartiere Asakusa. E' stato molto faticoso ma ne è valsa la pena perché così abbiamo visitato un quartiere un po' diverso da quelli super lusso dei giorni precedenti. Case ad un solo piano, botteghe di tutti i tipi e strade meno affollate.
La cosa più incredibile del parco Ueno è che il lago Shinobazuno-ike è completamente ricoperto di fiori di loto al punto che l'acqua bisogna immaginarsela. E' un parco molto famoso anche per gli alberi di ciliegio che in primavera quando sono fioriti offrono una atmosfera molto suggestiva. Purtroppo noi eravamo fuori periodo e per questo abbiamo già intenzione di ritornarci prima o poi.
04 Agosto 2009
UNITED STATES OF ODAIBA
Starete pensando che abbiamo sbagliato foto...e invece no.
Anche i giapponesi hanno la loro statua della libertà ovviamente, come si vede, ispirata a quella amaericana.
Odaiba è un'isoletta di Tokyo che si può raggiungere attraversando un ponte che sembra quello di Brooklyn.
Il giorno che abbiamo visitato questo quartiere era allestita una fiera sulla TV giapponese. Siamo entrati negli studi della televisione di Tokyo e abbiamo potuto osservare da vicino i format di alcune loro strampalate trasmissioni.
Vicino al grattacielo della fuji TV, c'era un enorme centro commerciale stranissimo. Ogni piano aveva delle ambientazioni particolarissime, per esempio su un piano aveva ricostruito un quartiere cinese, un altro sembrava il set di un film orror. In questo palazzo si trovava anche il Muscle Park, un parco divertimenti per tutte le età per sfidarsi con gli amici in giochi di abilità fisiche, come, per esempio, il lancio della ciabatta nei cassetti dell'armadio.
Questi giapponesi ci hanno veramente stupito fino all'ultimo giorno. Tokyo è la città più incredibile che esista al mondo!
05 Agosto 2009
TEMPIO ZOJO-JI E QUARTIERE ROPPONGI E SHINJUKU
L'ultimo giorno a Tokyo abbiamo deciso finalmente di prendercela con calma. La mattina io sono andata dal parrucchiere, non potevo perdere l'occasione di farmi tagliare i capelli a Tokyo. E' stato divertente, la parrucchiera non conosceva per niente l'inglese ma aveva un quaderno con qualche frase di circostanza che ha utilizzato per farmi capire qualcosa. Il risultato è stato buono, peccato che è un po' fuori mano.
In tarda mattinata abbiamo visitato un tempio molto vicino all'hotel. Nel pomeriggio abbiamo fatto un salto agli ultimi due quertieri che ancora non avevamo visto: Rappongi, un altro quartiere dei ricchi e Shinjuku, il quartiere dei grattacieli.
06 Agosto 2009
KYOTO - UNA NOTTE DA "RYOKAN"
Non puoi dire che sei stato in Giappone se non fai un'esperienza di un hotel in stile giapponese. I Riokan sono strutture che offrono questo tipo di esperienza.
Appena arrivati ci hanno fatto togliere le nostre scarpe e abbiamo indossato le loro pantofole. Poi ci hanno accompagnato in stanza dove ci hanno offerto del the caldo. Abbiamo indossato il kimono che ci avevano preparato e abbiamo cenato in camera con la tipica cena giapponese: decine di piccole ciotole contenenti suhi, tempura, alghe e tanto altro e ovviamente riso.
Dopo cena ci hanno fatto visitare la casa, un'antica struttura tipica della kyoto dei tempi passati, e poi abbiamo partecipato ad una vera cerimonia del the. In realtà quello che ci hanno fatto bere aveva poco in comune con il the che normalmente beviamo. Era una poltiglia schiumosa verde che a quanto pare era ottenuta schicciando le foglie del the verde. Benché la consistenza non promettesse niente di buono, una volta trovato il coraggio di assaggiarlo abbiamo scoperto che era molto più buono del the verde.
Dopo cena in camera abbiamo trovato il futon matrimoniale allestito e siamo andati a dormire.
07 Agosto 2009
STAZIONE DI KYOTO E PAGODA TOJI
La stazione di Kyoto è immensa! Mai visto niente del genere!
Negozi, ristoranti, centri commerciali. E' un'altra città.
Dopo aver fatto colazione in un posto dove servivano una torta buonissima ma anche bellissima siamo andati a visitare il tempio Toji famoso perché lì si trova la pagoda in legno più alta del Giappone.
08 Agosto 2009
IL CASTELLO NIJO-JO
Visitando il castello Nijo-jo ci siamo sentiti come se fossimo entrati a far parte di un videogioco di samurai. A piedi scalzi abbiamo attraversato le stanze affrescate di questo castello tutto in legno ricoperto di un pavimento che al passare delle persone emetteva un suono simile al cinguettio degli uccellini. La guida audio spiegava che quel suono era stato voluto dallo shogun che avrebbe sempre potuto capire se qualcuno stava calpestando quel pavimento.
Attraversando quelle stanze abbiamo immaginato le scene di guerra e d'amore che quelle mura avevano visto: chissà quanti samurai avevano dovuto combattere per difendere la vira dello shogun.
Quel giorno è stato molto proficuo perché abbiamo visitato anche due templi. Ormai anche i giorni a Kyoto erano finiti e il giorno dopo ci saremmo dovuti spostare a Osaka per trascorrere gli ultimi 3 giorni di vacanza.
09 Agosto 2009
IL CASTELLO DI OSAKA
Il castello di Osaka è famoso per essere stato distrutto e ricostruito un sacco di volte. E' stato anche colpito da un fulmine. E così alla fine hanno deciso che era meglio lasciar perdere il legno e darsi alla muratura.
All'interno ospita una mostra che racconta tutta la storia del suo fondatore. Pagando c'è anche la possibilità di indossare un "vero" elmetto da combattimento.
10 Agosto 2009
IL CENTRO DI OSAKA
Osaka assomiglia molto a Tokyo, soprattutto il centro. I palazzi sono coloratissimi e puoi trovare proprio di tutto, anche i ristoranti che ti servono il famoso e velenosissimo pesce palla. Altra caratteristica culinaria sono le polpette di polipo che si possono comprare alle bancarelle per strada.
E ovviamente se si ha voglia di rischiare un po', sono disponibili interi palazzi pieni di postazioni per giocare al pachinko, un gioco giapponese abbastanza stupido in cui devi tirare una pallina come in un flipper e sperare di centrare qualche buca senza avere la possibilità di colpire la palla. Mha... Confesso che è proprio difficile capire perché migliaia di giapponesi si appassionano tanto a questo gioco.
11 Agosto 2009
UNA GIORNATA A NARA
Questo paesino è molto famoso perché nella zona dei templi si trovano liberi centinaia di cervi. Sono degli animali spettacolari ormai abituati ai turisti che hanno sapientemente educato all'acquisto di particolari biscotti di cui sono ghiotti in vendita presso tutte le bancarelle. E' possibile accarezzarli e fare la foto con loro.
Molto belli anche i templi; in uno di questi si trova un buddha gigante in bronzo meraviglioso.
12 Agosto 2009
E SI TORNA A CASA...
Siamo partiti da Osaka alle 8:00 del 12 Agosto per fare scalo a Tokyo alle 10:00, dove abbiamo trascorso gli ultimi preziosi minuti di shopping.
Il 12 Agosto, ore 19:30 (in Italia), siamo atterrati a Milano Malpensa ancora increduli di aver trascorso 16 giorni intensi e strabilianti nel Paese del Sol Levante.
Ci siamo ripromessi che un giorno ci ritorneremo, chissà, magari non più in due...